venerdì 25 gennaio 2008

...

...e decisamente inopportuno è il gruppetto di giovani inneggianti a Silvio che stanotte intorno alle 2 ha festeggiato la caduta del governo con una simpatica ronda sotto le finestre della città, svegliandomi peraltro.



Che bella faccia
che bella faccia
e non capisco come non vi piaccia
come la porta, come lo slancia
e quel sorriso da guancia a guancia
forte e simpatico più di uno zar.
Che bella faccia
che bella faccia
chi gli sta accanto fa una figuraccia
e come è bello quando si sbraccia,
quando si acciglia e quando minaccia,
è ancora meglio quando si incazza
e dice pure qualche parolaccia.
Ma come fa non mi capacito
che non è l'abito, che il monaco fa
sol - la
si - la
forte e simpatico come uno zar.
Che bella tinta
che bella tinta
così perfetta che ti pare finta
così pulita così distinta
pure la foto sembra dipinta
non fa una piega
non fa una grinza
e non c'è segno dell'età che avanza.
Ragionavo proprio ieri sera
con un avvocato fuori dal portone
tipo silenzioso, sguardo corrucciato
ma era preoccupato per la situazione
io gli ho detto:
"Guarda, che lui vinca o perda,
tanto nella merda non ci finirà"
Ma come fa
non mi capacito
forte e simpatico più di uno zar.

(Daniele Silvestri - Che bella faccia)

=May=

domenica 20 gennaio 2008

L'inopportuno

Attenzione: questa è una riflessione che va al di là del racconto semplice con opinione a riguardo.
Questo è un pensiero che mi è balenato in testa stamattina mentre ero intenta a piegare calzini.
Pensavo alle cose che succedono in generale e in particolare a quelle che succedono a me finchè non ci ho visto un denominatore comune: l'inopportunità o l'essere inopportuni.
Si tratta, a mio avviso, della componente quantitativamente maggiore di ogni giornata e la ricopre per intero. Per inopportuno si può intendere un pò tutto, compreso l'amante dell'olandese che suona il campanello alle 5 del mattino spinto dai bollenti spiriti e da una buona dose d'alcool; inopportuni sono i negozi che il sabato pomeriggio sono chiusi; lo sono discorsi sull'amicizia quando sui sentimenti non si dovrebbe troppo razionalizzare; lo è l'autobus 5T che dovrebbe passare alle 20.25 ma in realtà quella corsa non esiste; lo è mia moglie che non perde occasione per elogiare sua sorella e le sue conferenze quì, lì, su e giù mentre dall'espatrio tento di studiare un libro di 600 pagine dove per ogni riga letta devo cercare tre parole almeno; lo è il capoverdiano che vive con me che mi dice che gli spagnoli parlano il portoghese meglio di me (e grazie al cazzo!) e lo è una cara amica che pensa bene di avere dei problemi proprio quando io non ci sono.
E queste baggianate riempiono tutta la giornata portando la gente comune alla schizzofrenia. Se prese singolarmente potrebbero non essere niente di che, in realtà la loro aggregazione disturba e stressa cosicchè al calare della sera cominci a ringraziare che sia finita anche oggi.
Ma stavolta me ne sono accorta prima di iniziare a ringraziare, sono appena le 2 di pomeriggio!
Prima che VOI, persone e cose che non sono io, mi facciate impazzire avrei una cosina da dire: MAVAFFANCULO!...

domenica 13 gennaio 2008

Primo proposito per l'anno nuovo:

...mettersi in gioco.



RAYMOND: Ah... Beh, credo sia venuto il momento per lei di correre davvero il rischio.
AMELIE: Ci sta pensando. Sta escogitando uno stratagemma...
RAYMOND: A lei piacciono molto, ah, gli stratagemmi.
AMELIE: Sì.
RAYMOND: In effetti è un po' vigliacca. Credo sia per questo che non riesco ad afferrare il suo sguardo.

=May=